I relatori della tavola rotonda, Adelaide Lupinacci, Giorgio Corrente, Fabio Castriota e Carole Beebe Tarantelli ci guideranno in un’esplorazione del concetto di riparazione secondo prospettive diverse ma complementari, radicate nella clinica, nella teoria psicoanalitica e nella realtà sociale.
Adelaide Lupinacci ci riporta al cuore kleiniano del concetto, dove la riparazione prende forma come movimento dell’anima che cerca di ricostruire l’oggetto danneggiato, spesso per mano propria. È la tensione evolutiva che trasforma la colpa persecutoria in preoccupazione amorosa, che trasforma la distruttività in responsabilità.
Giorgio Corrente, nel suo contributo, porta questo movimento nel contesto del gruppo, dove la riparazione si fa sogno collettivo, tessitura condivisa di senso attorno al trauma. Il lavoro psicoanalitico di gruppo diventa così un luogo in cui l’inconscio si fa plurale, e il sogno diventa dispositivo di cura. Le immagini oniriche e le dinamiche inconsce del gruppo aprono a possibilità di risignificazione e trasformazione del dolore, anche quando la ferita non può essere del tutto sanata.
Fabio Castriota ci conduce sul confine tra psicoanalisi e geopolitica umanitaria. La sua riflessione sui rifugiati interroga profondamente la nostra capacità di pensare la riparazione laddove la ferita non è soltanto psichica, ma storica, politica, culturale. Che cosa vuol dire “riparare” quando il danno è l’aver perso una terra, una lingua, una storia condivisa? Castriota ci invita a pensare la riparazione come gesto di riconoscimento dell’altro, come risposta al trauma della perdita radicale.
Carole Beebe Tarantelli, infine, ci accompagna in una vicinanza al “Tremendo” – con le sue parole – esplorando l’incontro clinico con donne vittime di tratta e sfruttamento. In queste esperienze estreme, la riparazione non può essere promessa né garantita: ma può prendere forma nel contenimento, nella presenza, nella disponibilità dell’analista a farsi attraversare dall’orrore senza voltarsi. In questo spazio fragile può emergere una possibilità di soggettivazione, un tenue filo che riconnette la psiche spezzata alla vita.
Qui l’intervista di anteprima condotta da Massimo Cecili
Fabio CASTRIOTA
Psicoanalista, Vice Presidente e Socio Ordinario con funzioni di training SPI – IPA
Giorgio CORRENTE
Psicoanalista, Socio Ordinario SPI – IPA – Didatta IIPG
Maria Adelaide LUPINACCI
Psicoanalista, Socio Ordinario con funzioni di training SPI – IPA
Carole BEEBE TARANTELLI
Psicoanalista, Socio ordinario CIPA e IAPP
dalle 13.30
OPEN DAY
Durante l’incontro presenteremo:
Il modello teorico-clinico dell’istituto
La struttura della scuola di specializzazione
Le attività di ricerca e di formazione